big-headed solitude

con il 2020 la riflessione artistica di nina staehli approda al progetto big-headed solitude in cui si concentra sul concetto di solitudine e in particolare della solitudine digitale. uno degli aspetti alla base della moderna solitudine, infatti, è la connessione digitale che regala una sensazione di controllo, paradossalmente però più questa convinzione viene alimentata più ci si accorge di perdere il controllo sulle cose concrete, sulle relazioni. così si innesca un circolo vizioso: più si vuole evitare la solitudine, più ci si connette, più ci si sente soli. l’unico antidoto alla solitudine digitale è vivere a pieno le emozioni attraverso l’esperienza concreta. big-headed solitude procede da queste riflessioni e, attraverso tecniche artistiche principalmente analogiche come le performance e i film, racconta quello che si percepisce nel mondo esterno: la solitudine latente o reale. le big heads diventano così spazi di esperienza che aprono la possibilità di scoprire nuovi modi di pensare e di agire attraverso un sentimento di isolamento da sperimentare concretamente indossando le big heads sovradimensionate. in questo modo diventano un tramite per comprendere quanto sia importante l’iterazione effettiva con le persone e ci aiutano a colmare il gap tra mondo analogico e digitale.